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In Capitanata non sempre le buone idee fanno la strada che dovrebbero

31 ottobre 2009

galleria con[fine]4Creatività, propellente di sviluppo e di futuro

Un sondaggio del blog del Quotidiano sul ponte delle Tremiti

La creatività, propellente per lo sviluppo economico e sociale. Sono le idee che muovono la storia. E potrebbero farlo ancora di più in una terra, come la Capitanata, straordinariamente ricca di talenti. Non è per niente vero che lo viluppo lo fanno i grandi gruppi industriali, gli investitori. Lo sviluppo cammina prima di tutto sulla gambe degli uomini che lo interpretano, diventandone protagonisti.

Il problema è che i “profeti” dello sviluppo creativo in questa parte della Puglia restano spesso inascoltati. Le idee di cui sono portatori vengono ritenute intriganti fantasie, quando non proprio amenità. Invece sono sfide, che potrebbero aprire nuovi spazi di crescita per la comunità, nuove potenzialità per il territorio, nuove attrattività.

Ma è stato proprio a furia di non ascoltarli, di tentare di difendere l’indifendibile, di non capire che il futuro della provincia di Foggia passa per un profondo e radicale mutamento, che lo sviluppo si è accartocciato. In altre parti della Puglia questi profeti sono stati ascoltati: vedi il Salento. Le idee recano in se stesse novità, mutamento, a volte rivoluzione.

Eppure, in Capitanata non mancano certamente le idee. Oggi ad Apricena si concluderà una interessante rassegna di architettura: Con[temporanea], racconto per immagini delle idee e del lavoro di alcuni tra i migliori giovani architetti di Capitanata.

L’appuntamento, che mette in mostra opere realizzate nei luoghi d’origine dei giovani architetti protagonisti dell’iniziativa, si svolgerà nella Galleria Con[fine], in via Marconi 42 ad Apricena. Ognuno, per proprio conto ed in maniera biografica, prova a stabilire un dialogo con il territorio di appartenenza, affidando al progetto di architettura la speranza di una continuità fra tradizione e innovazione. La mostra si presenta come momento di riflessione sui temi dell’identità, in una roboante e chiassosa omologazione dei linguaggi dell’architettura contemporanea. L’iniziativa, organizzata dalla Galleria Con[fine] con la collaborazione di Claudio Grenzi Editore, è promossa da Amaci (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani) col patrocinio della Provincia di Foggia e dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Foggia.

Altra idee da mettere in vetrina è il progetto del ponte tra le isole Tremiti, di cui si è recentemente occupata anche la televisione nazionale, e di cui è autore Michelangelo De Meo e che intervistiamo in altra parte del giornale.

Architetti ed ingegneri in passerella, che  si incontrano con la cittadinanza, che propongono idee nuove, e stimolanti, che incidono profondamente sul territorio, lo disegnano, e forse lo ridisegnano, attrezzandolo alle molte sfide che il futuro ci riserva. Non sempre ricevendo dal territorio una giusta risposta. La realizzazione del ponte potrebbe essere una idea vincente per la consacrazione turistica del Gargano messa a dura prova dagli incendi. Eppure il progetto dell’ing. De Meo non ha sfondato, anzi c’è chi dice che venga guardato con una certa ostilità dagli amministratori tremitesi.

Il blog del Quotidiano di Foggia lancia da oggi un sondaggio tra i suoi lettori, per verificare il gradimento dell’idea di Michelangelo De Meo.

Lo sviluppo ha bisogno del nuovo.

Esemplare, in questo senso, la citazione che apre il sito della Galleria Con[fine], che promuove la rassegna di Architettura di Apricena: “Il margine per definizione è qualcosa che si colloca al limite, lontano dal centro. Talvolta, però, proprio per sua intrinseca forza, finisce per diventare luogo di nuove centralità.”

La Capitanata ha bisogno proprio di queste: che queste “idee a margine” diventino propulsori per una nuova centralità.

3 commenti leave one →
  1. Francesco permalink
    31 ottobre 2009 18:11

    Politici vergognatevi le buone idee non vengono mai ascoltate per tutelare sempre gli interessi personali di qualcuno!!!
    “Il problema è che i “profeti” dello sviluppo creativo in questa parte della Puglia restano spesso inascoltati.”
    L’ing. De Meo ha avuto il coraggio con la sua proposta di lanciare una sfida, speriamo che la vinca presto!!

  2. Rosa permalink
    1 novembre 2009 14:21

    Bello questo articolo!La realizzazione del ponte potrebbe essere una idea vincente per la consacrazione turistica del Gargano!!!E’ verooo

  3. Matteo Santoro permalink
    2 novembre 2009 12:29

    Povera Italia!!Siamo circondati di incapaci che ci govervano e poi quelii veramente bravi non vengono ascoltati!Vogliamo la meritograzia, che ben vengano giovani brillanti come l’ing. De Meo e altri architetti

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