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Salvare l’Iriip e il cavallo murgese, questione culturale

27 febbraio 2010

La presa di posizione di Aurigi, luminare dell’ippica italiana

La questione della destinazione dei “cavalli stalloni”  dovrebbe essere riaperta. Anche perché questa situazione di stallo non giova a nessuno: né a quanto resta dell’ex Istituto Regionale di Incremento Ippico, che potrebbe trarre un nuovo impulso dal grande ritorno d’interesse che c’è verso il mondo dei cavalli e verso le razze autoctone, ed in definitiva nemmeno all’università, visti i tempi lunghi (ed i costi) per la realizzazione delle infrastrutture che si vorrebbe realizzare nelle attuali stalle.
Torna sulla questione il “luminare” Mauro Aurigi, di cui apprezziamo non soltanto la compensa scientifica con cui affronta i problemi delle razze equine, la il grande senso culturale e civico che lo ispira. Aurigi ha risposto sul blog del Quotidiano di Foggia ai ringraziamenti che gli aveva rivolto Franco Cuttano, animatore tenace di quelli che in città vengono ormai conosciuti come i “pro Iriip” ovvero quanti si battono perché i Cavalli Stalloni restino al loro posto.
Aurigi era intervenuto in precedenza sul blog per sottolineare la straordinaria importanza del Cavallo della Murgia (allevato e custodito presso i Cavalli Stalloni di Foggia). Aurigi aveva sottolineato, tra l’altro che quella del murgese è “l’ unica razza italiana sopravvissuta in purezza,” e che “ha doti straordinarie di estetica, di carattere e di prestazioni da renderlo praticamente unico al mondo. E cosa facciamo? Esattamente il contrario di quello che si fa in ogni paese evoluto: lo espropriamo della straordinaria cornice, il centro stalloni di Foggia, in cui finora sono stati tenuti i 50 stalloni, che rappresentano il vertice genetico dell’intera razza, per mandarli a finire in chissà quale sperduto angolo della regione.”
Franco Cuttano aveva replicato ad Aurigi con parole semplici ma sentite: carissimo Aurigi, io da umile foggiano/pugliese (ma sicuramente non solo io) non mi stancherò mai di ringraziarti per quello che hai fatto e continui a fare per salvaguardare la sede storica del pregiato cavallo murgese.
La mobilitazione scientifica e culturale di Aurigi è stata in effetti fondamentale, come aggiunge Cuttano, “per far capire soprattutto alla nostra gente che ignorava, cosa di grave si stava commettendo.”
“Ora questa mia gente c’è, ha capito e vuole salvaguardare l’IRIIP e da tempo sta pure urlando. La copiosa partecipazione al sondaggio promosso dal Quotidiano di Foggia e i risultati pro-Iriip che sono venuti fuori lo dimostrano. Il problema è che la politica è sempre in ritardo… oggi pare si sia accorta dell’errore che stava commettendo e sta cercando di riparare… ma il rilancio è ancora da venire…”
A Cuttano ha replicato nuovamente Aurigi: “Caro Franco Cuttano, non c’è niente da ringraziare. Ho sempre sentito quella mia passione per il murgese come un dovere. Diceva Bertrand Russel che il nazionalismo nella politica è spregevole perché sfocia sempre nel fascismo, ma il nazionalismo nella cultura è un supremo diritto-dovere di ogni popolo, pena la sua cancellazione dal consesso dei popoli della terra. Infatti cosa è un popolo senza una sua cultura se non una plebe?. Ecco è all’interno di questo discorso che va vista la questione. In nessun’altra razza italiana e forse del mondo c’è altrettanta storia e cultura. Solo il murgese merita di diventare il cavallo nazionale italiano. E questo riguarda tutti, anche se in primo piano riguarda i Pugliesi.”
Un ulteriore contributo, fondamentale per comprendere che la questione dell’ex Iriip non riguarda soltanto Foggia e l’allocazione dell’università, ma la Puglia intera, e forse tutta l’Italia.

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  1. roberta permalink
    28 febbraio 2010 02:27

    A proposito dell’IRIIP, potreste chiedere al Sindaco, all’ing.Affatato e all’assessore all’urbanistica Nicola Lo Muzio che fine ha fatto il concorso di idee per il PARCO dei CAMPI DIOMEDEI???????????????????????????????????

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