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Pinacoteca o Urp? s’infiamma il dibattito

19 febbraio 2010

Il sintomo di una città che vuol partecipare e contare

S’infervora il confronto sulla Pinacoteca900, e sulla decisione del Comune di allocarvi l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, nello spazio riservato alle esposizioni temporanee (cioè alle mostre d’arte) che non sarà pertanto più disponibile.
Sulla questione il Quotidiano di Foggia ed il suo blog hanno lanciato un sondaggio, i cui risultati renderemo noti domenica prossima. Quanti vogliono esprimere il loro parere a riguardo possono farlo cliccando qui.
Intanto il confronto si accende. per la verità, non tutti i pareri sono concordi nella “difesa” della Pinacoteca, c’è anche chi contesta drasticamente la scelta a suo tempo effettuata di allocare presso l’ex mercato Ferrante Aporti la struttura culturale, ma la grande maggioranza degli intervenuti contesta la scelta del Comune e l’allocazione dell’Urp.
Un parere che esprime un sentire comune a molti degli intervenuti è quello di Alessandro Forgelli: “Molti cercano di rendere Foggia più vivibile e culturalmente evoluta ma quando la classe dirigente che ci governa ci mostra questi scempi forse capiamo perchè le classifiche di vivibilità ci vedono agli ultimi posti…
Non è dello stesso avviso Angelo Giorgio Pellicano per il quale la coesistenza tra le due strutture (pinacoteca ed Urp) è possibile: “Ricordo benissimo l’ampiezza dei locali del vecchio mercato Aporti (vi effettuavo la spesa quotidiana), ma ignoro quale sia l’attuale assetto distributivo dei locali in questione. Non sarebbe opportuno, prima di lanciare un sondaggio, conoscere e far conoscere quale assetto distributivo sia stato effettivamente adottato dal competente settore comunale?  A naso, credo che gli spazi disponibili, in assoluto, possano accogliere anche gli uffici dell’URP senza per questo penalizzare le esposizioni permanenti o temporanee.”
A Pellica replica Ottavio Casolaro, fondatore del gruppo che su Facebook si sta battendo per scongiurare la convivenza tra gli artistici quadri della pinacoteca ed i freddi computer dell’ufficio comunale ed animatore di diverse iniziativa di sensibilizzazione. Dopo aver commentato il sondaggio promosso dal Quotidiano (“è una bellissima iniziativa, grazie”), Casolaro scrive: “Non si tratta di ricordarsi com’era, ma di com’è! La questione sta nel fatto che per avere una Pinacoteca in città abbiamo attinto a finanziamenti europei. Ora, per recuperare 500.000 euro dalla Regione stiamo togliendo un’opportunità di sviluppo alla città.
E dico sviluppo perché la cultura, oltre a ridurre l’ignoranza porta turismo ed il turismo porta denaro ed il denaro investimenti.
Ma chi ci verrà mai più ad erogare altrettanto investimento per un polo museale in una città che se ne frega di proporre i propri artisti e le proprie bellezze?
Tra l’altro è’ mai lei entrato nei magazzini del museo di Foggia? Beh, le assicuro che scoppiano di tanta di quella roba che ci invidierebbe qualsiasi museo in America o in Cina…. Abbiamo ora lo spazio per metterci in mostra, per fare vetrina, per dare l’opportunità ai giovani di esporre le proprie opere!
Per salvaguardare la Pinacoteca, restituirla alla città e farla realmente funzionare, bastava o basta fare una variante e portare l’URP per esempio nei locali disponibili in Via Gramsci.”
Marialuisa d’Ippolito esprime sconcerto  e perplessità per la scelta dell’amministrazione, commentando, non senza una punta d’ironia: “qualcosa mi manca! Qualcuno ha spiegato la ratio e i motivi della virata?”
Sulla stessa lunghezza d’onda Rachele Occhionero che scrive: “il fatto che la pinacoteca non sia ben collocata al momento non credo debba interessarci, invece ciò che mi chiedo è come mai questo luogo nel giro di un anno passa da ex mercato a pinacoteca e a centro urp? qual è il nesso? quale il vantaggio per il territorio? non molto tempo fa molti artisti hanno lamentato la mancanza di spazi per la fruizione ed esposizione di opere d’arte, le molte lamentele hanno condotto la nuova amministrazione alla riapertura del palazzetto dell’arte ed ora? chiudiamo la pinacoteca? per non parlare dell’inutile spreco di denaro che poteva essere investito per altri scopi e non per mettere e togliere cose. insomma Foggia e i politici foggiani non si smentiscono mai a dimostrazione del fatto che la cultura in questo territorio è qualcosa da usare o non usare a seconda dei casi. sono rammaricata e mi vergogno al posto di chi ha autorizzato questo atto scandaloso.” Renato Imbriani è invece nettamente in disaccordo con entrambe le ipotesi, sia quella della pinacoteca con spazi adibiti ad esposizioni temprante, sia quella di allocarvi l’ufficio per le relazioni con il pubblico: “Io ci abito di fronte al Ferrante Aporti e posso dire che una pinacoteca in mezzo a quelle quattro catapecchie non c’azzecca nulla perché troppo fuori mano così come anche l’URP. La dislocazione più sensata sarebbe: la pinacoteca al Palazzetto dell’Arte (appena ristrutturato) alla Villa Comunale; l’Ufficio Relazioni con il Pubblico di fronte alla sede di Palazzo di Città; la sede della circoscrizione nel Ferrante Aporti.
Ritengo che queste sia la soluzione ottimale perché per pinacoteca e urp il Ferrante Aporti resterebbe una cattedrale nel deserto  scarsamente frequentata in quanto cultura e informazione al pubblico è più logico che si faccia in pieno centro e in sedi conosciute a cittadini e forestieri! La circoscrizione invece avrebbe una sede degna per gli abitanti di quelle zone e potrebbe diventare un punto di riferimento per quel quartiere degradato. Dove ci sono marciapiedi e strade rotte, incivili che parcheggiano sui marciapiedi e mai si è visto un vigile.”
Un bel dibattito, che dimostra una volta di più la voglia dei cittadini di esprimere la loro opinione, di partecipare, di discutere.

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