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Frana di Montaguto, slitta la riapertura della ferrovia …e Bertolaso non si fa vedere

9 Maggio 2010

Slitta la riapertura della ferrovia Foggia-Napoli, interrotta da ormai quasi due mesi a causa della frana di Montaguto. A confermare i timori è stato ieri il Capo di Stato Maggiore, Generale di Corpo Armato Giuseppe Valotto, che è stato in visita al campo base di Montaguto, dove sta alacremente lavorando l’esercito che – come testimonia proprio la visita del “numero uno” delle forze armate, sta svolgendo un ruolo sempre più importante nelle operazioni di risanamento della frana e di ripristino della ferrovia.
In quest’attività, Foggia sta giocando un ruolo fondamentale, perché il reparto che sta lavorando proviene proprio dal capoluogo dauno. Il generale non si è sbilanciato sul tempo necessario a garantire la riapertura della strada ferrata, ma ha gettato acqua sul fuoco dell’entusiasmo di chi si aspettava che entro maggio i treni potessero riprendere a transitare nella valle del Cervaro. Ci vorrà più tempo. Quanto non si sa.
“Siamo in ritardo, la riapertura della ferrovia slitterà di qualche settimana”, ha detto il generale, affermando durante un incontro con la stampa, di essersi recato a Montaguto ” per controllare l’operato dei miei. Il fatto che si sia mosso il Capo di Stato Maggiore fa capire quanto le forze armate si stiano impegnando per risolvere questo problema. La situazione è più complessa di quanto ci aspettavamo”.
Una dichiarazione chiarissima, onesta, che – come afferma il portale Montaguto.com – il generale ha ripetuto anche davanti ai commercianti della zona, sempre più allarmati dalle pesanti ripercussioni che la chiusura dei collegamenti (oltre alla ferrovia, è chiusa anche la statale 90 delle Puglie) sta provocando alla economia locale.
Il Generale Valotto – si legge nel portale gemellato al Quotidiano di Foggia – si è dimostrato persona carismatica quando ha dialogato coi commercianti della zona, nel tentativo di rassicurarli: “Bertolaso segue con attenzione questo caso, il nostro dialogo è continuo. Vogliamo risolvere questo problema, e il fatto che siamo qui con i 225 uomini dell’undicesimo Reggimento Genio Guastatori di Foggia lo dimostra”. Il Capo di Stato Maggiore si dimostra ottimista: “Questo reggimento ha già lavorato bene in altre occasioni. Siamo abituati a lavorare in queste condizioni e la gente sta rispondendo.”
“Siamo in ritardo, la riapertura della ferrovia slitterà di qualche settimana”, ha detto il generale Valotto, affermando durante un incontro con la stampa, di essersi recato a Montaguto ” per controllare l’operato dei miei. Il fatto che si sia mosso il Capo di Stato Maggiore fa capire quanto le forze armate si stiano impegnando per risolvere questo problema. La situazione è più complessa di quanto ci aspettavamo”.
Secondo il capo di Stato Maggiore, il cronoprogramma previsto è saltato soprattutto per effetto del maltempo: “Il tempo non ha aiutato molto in questi giorni, per cui i tempi previsti non potranno essere rispettati. Ma se queste quattro entità lavorano coordinandosi in questo modo, daremo presto dei risultati”. Il Generale ha fornito anche indicazioni sui lavori in corso: “Stiamo provvedendo a svuotare il bacino di questo lago a monte, creando condutture e sistemando una viabilità che consenta di arrivare in cima. Poi si effettuerà una bonifica sulla parte sud”. In coda, un elogio alle forze armate: “E’l’ennesima dimostrazione che, oltre a combattere, siamo sempre a disposizione della società”.
Intanto, però, la prevista visita del capo della protezione civile, Guido Bertolaso, non si è tenuta.
“La sua promessa di essere qui una volta a settimana – scrive Montaguto.com – fa riflettere. Così come fa riflettere la mancanza, a oggi, di un decreto di Protezione Civile. La situazione si fa sempre più difficile. Le speranze di rivedere la ferrovia aperta nel mese di maggio si riducono all’osso. Contestualmente, anche quella di veder risolta la situazione nel suo complesso entro fine estate, che si preannuncia più torrida del previsto.”
La visita è diventata più urgente, perché dovrà essere rivisto il cronoprogramma, che è di competenza proprio della Protezione Civile.
Il sopralluogo del Capo di Stato Maggiore, accompagnato dal Generale Francesco Tarricone, comandante del 2° Fod, e dal Colonnello Ezio Bottoni, comandante dell’11° Reggimento Guastatori Foggia, si è svolto con la visita al margine est della frana, dove si sta lavorando per allestire la canalizzazione delle acque di scolo dal monte al piede della frana e la realizzazione di un terrazzamento di contenimento. Inoltre, dai dati diffusi in una nota dell’ufficio stampa dell’Esercito, si sta provvedendo allo sgombero della massicciata stradale, alla realizzazione di una terza linea di sifonaggio del lago maggiore, al drenaggio del lago Bravo con motopompe e canalizzazione delle acque di scolo del lato ovest, al monitoraggio e controllo dell’avanzamento della frana. Al sei maggio, risultano sversati complessivamente 22.764 metri cubi di fango, con una media di 1.626 al giorno.

A.D.

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